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Essenziale

Modifiche a "Sinergie della mobilità sostenibile"

Avatar: CLAUDIO VIANO CLAUDIO VIANO

Titolo (Italiano)

  • +Sinergie della mobilità sostenibile

Corpo del testo (Italiano)

  • +Ridurre il trasporto “su gomma” in favore di altre forme di mobilità sostenibili è un obiettivo derivante dalla consapevolezza del cambiamento climatico cui dare risposte immediate.
  • +L’inquinamento da traffico insieme a quello energetico ha esiti drammatici.
  • +In Italia è noto lo squilibrio tra quota di trasporto merci su gomma e quello su rotaia e mentre l’Unione europea mira a portare il traffico su rotaia al 30% medio nel 2030, l’Italia ha una quota di trasporto su rotaia intorno al 17%. Nel contempo si rinnovano progetti devastanti di incremento di traffico come la Gronda est della Città Metropolitana di Torino che vanno risolutamente fermati e banditi perché corrispondenti ad una vecchia idea dello sviluppo illimitato come non esistessero limiti insuperabili di occupazione di suolo e di cambiamento climatico.
  • +Oltre ad evitare nuove grandi opere ambientalmente insostenibili nel contempo occorre operare più in piccolo a ridurre il numero dei mezzi di trasporto merci, di quelli collettivi e privati di persone, delle auto circolanti e la loro frequenza di utilizzo. Oltre alle forme di condivisione di trasporto, è ancora molto da sviluppare l’utilizzo individuale delle biciclette o altri mezzi di trasporto elettrici. Quindi occorrono piste dedicate a questi mezzi, piste ciclabili dentro e fuori Chieri; non dimentichiamo che la collina chierese è molto frequentata da ciclisti e ciclo-turisti.
  • +I collegamenti di treni e autobus con Torino e con i Comuni vicini del Chierese andrebbero migliorati. Serve una politica dei trasporti attenta ai bisogni locali che sono stati sacrificati ai miti dell’alta velocità invece della politica dei tagli attuale e dove si può va incentivato il trasporto pubblico
  • +Il potenziamento di treni e mezzi di trasporto collettivo a basso impatto ambientale riduce in relazione al pendolarismo di studio e lavoro l’utilizzo dell’auto e l’occupazione di suolo legata al pendolarismo, ovvero parcheggi che fuori dall’orario di studio e lavoro rimangono deserti.
  • +Analogamente l’artigianato e il commercio di prossimità si integrano nel tessuto cittadino e riducono le distanze di percorrenza invece dell’occupazione di suolo tipica dei supermercati che implica anche l’impiego di auto per raggiungerli e i parcheggi per i clienti che di sera restano delle spianate deserte di asfalto. Per mitigare il danno si potrebbero almeno ricoprire di pannelli solari, oltre ad installarli su parcheggi in genere su tetti di edifici, industrie, risparmiando terreno agricolo in controtendenza a quello che sta succedendo in Italia.
  • +Molte altre opportunità andrebbero sondate e perseguite.
  • +Lo si può fare anche ispirandosi a dei modelli che sembrano vincenti per una innovazione verde tra i quali citerei il quartiere Vauban di Friburgo, città emblematica per il coinvolgimento della cittadinanza nel cambiamento urbanistico-abitativo e in funzione di una rivoluzione verde con largo impiego di fonti rinnovabili nel soddisfacimento del fabbisogno energetico e in favore di una mobilità sostenibile che ha pedonalizzato il quartiere stesso senza creare disagi ma anzi offrendo nuove opportunità di miglioramento.
  • +Non sono un esperto ma mi verrebbe da dire che occorrerebbe mettere in stretta relazione i diversi interventi edilizi, energetici, di occupazione di suolo, viabilità focalizzando l’attenzione sulla sinergia complessiva di un intero quartiere. E procedere per quanti quartieri sia possibile in una visione d’insieme.

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