Modifiche a "Ridurre il consumo di suolo da asfalto e cemento di opere stradali come la gronda est; difendere ambiente, paesaggio come valori di qualità della vita"
Titolo (Italiano)
- +Ridurre il consumo di suolo da asfalto e cemento di opere stradali come la gronda est; difendere ambiente, paesaggio come valori di qualità della vita
Corpo del testo (Italiano)
- +La difesa e la cura dell’ambiente e del paesaggio, l’amor loci, è già migliorare la qualità della vita di fronte ad un futuro che il cambiamento climatico prefigura allarmante. Il turismo di prossimità è espressione di una valorizzazione che va al di là della pura conservazione della biodiversità e nel contempo è anticipazione di un altro futuro possibile. Le eccellenze locali riconosciute in ambito Mab-Unesco vanno valorizzate e non messe a rischio. Altre condivisibili considerazioni sono presenti sia nella delibera n. 31 del 05/05/25 che nel documento “verso la variante generale di P.R.G. adeguamento al P.P.R.” di aprile 2025. Qualcosa di nuovo è già stato fatto ma molto resta da fare. Tuttavia alle azioni per contenere e meglio ancora ridurre il consumo di suolo si contrappone in modo inconciliabile ed insostenibile il progetto di Gronda est che non rappresenta affatto un’alternativa al precedente progetto di tangenziale est. L’attuale progettazione comporta conseguenze devastanti di occupazione di suolo in varie direzioni. Lo dico a ragion veduta non avendo perso una sola occasione per capirne la portata ed il disegno. Lo studio di pre-fattibilità della gronda est ha accumulato mesi di ritardo nella permanente disinformazione totale dei cittadini. Solo a prezzo di faticosa insistenza è stato possibile intravedere ipotesi di tracciato e il costo esorbitante nell’ordine di oltre un miliardo di euro. Indipendentemente dal tracciato prescelto il ricorso a gallerie, viadotti, sottopassi, cavalcavia con la loro massa ingente di cemento ed asfalto insisterebbe sull’intero territorio adiacente alla superstrada oltre alla strada in sè. Si svilupperebbero innumerevoli reticoli di strade di entrata e uscita dalla superstrada in quanto il traffico così come si svolge ora sarebbe completamente rivoluzionato. I mezzi agricoli e anche i veicoli impediti ad immettersi direttamente sulla superstrada nella nuova situazione sarebbero costretti a percorrere il reticolo di strade per km con grave incremento di traffico, di inquinamento e di tempi di percorrenza. La sicurezza stradale locale potrebbe perfino peggiorare. Mentre a livello internazionale ci si muove verso l’obiettivo della riduzione del 30% di traffico stradale su gomma qui si vorrebbe insistere in vecchie prassi, secondo una obsoleta idea di “sviluppo illimitato” che nei documenti stessi di preparazione alla Variante del PRG è giustamente ed opportunamente considerata sbagliata come fonte della disordinata e indomita occupazione di suolo che in Italia ha raggiunto livelli da record negativi e continua la sua corsa. Le eventuali compensazioni agiscono come effetto placebo all’occupazione di suolo. Occorre prendere subito atto dell’insostenibilità dell’opera e passare all’”opzione zero” prima che sia troppo tardi.
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