Changes at "Infrastrutture, motori dello sviluppo e le ricadute sulla qualità della vita."
Nome dell'organizzazione (Italiano)
- +Infrastrutture, motori dello sviluppo e le ricadute sulla qualità della vita.
Body (Italiano)
- +Recentemente sono stato coinvolto in un confronto a distanza, con interviste della redazione del Corriere di Chieri sul tema del lavoro, presente e opportunità future, quale sviluppo per il territorio.
- +Mentre l’apparato pubblico tende a giustificare la mancanza di opportunità come un limite esterno alle proprie competenze, gli imprenditori sostengono una visione opposta: non si chiede all’amministrazione di creare direttamente imprese, ma di favorire le condizioni abilitanti che solo il settore pubblico può garantire — infrastrutture, spazi, incentivi e visione strategica.
- +La stessa fruizione della Città e delle sue infrastrutture e come queste vengano intese e programmate in ottica di sviluppo, sono determinanti nell’attrarre o respingere potenziali investitori e addirittura critiche nel trattenere le imprese esistenti.
- +Se da un lato è condivisibile il desiderio di realizzare un centro cittadino qualificato e attrattore di turismo, è indispensabile però prevederne la fruibilità con i mezzi attuali che sono perlopiù rappresentati dalle auto private. Bene limitarne l’accesso in centro a condizione di poter disporre di parcheggi esterni e vie di transito alternative all’attraversamento. E questo non si ottiene legiferando sui vincoli ma predisponendo le alternative funzionali.
- +Chi arriva da Torino, nel tardo pomeriggio, resta bloccato per minuti interminabili tra code e disagi per entrare a Chieri — anche quando non deve nemmeno entrare in città, ma semplicemente raggiungere Pessione, Cambiano o Riva. La situazione è la stessa anche per chi si dirige verso Castelnuovo.
- +Si dice “tutte le strade portano a Roma”, ma qui sembra piuttosto che “tutte le strade passano per Chieri”.
- +Eppure, Chieri — come altri Comuni “virtuosi” che le hanno poi realizzate — aveva a suo tempo progetti concreti di circonvallazioni (non vere tangenziali, ma percorsi di scorrimento efficaci).
- +Alla fine, quella a sud è stata costruita: piccola, modesta, ma oggi quanto mai indispensabile.
- +Immaginare oggi la città senza quel tratto sarebbe impensabile.
- +La circonvallazione nord, invece, è rimasta sulla carta. La proposta era avanzata e rispettosa dell’ambiente, prevedendo un percorso in larga parte interrato, con tre brevi gallerie e un tracciato capace di alleggerire tutto il traffico extra-urbano.
- +Il progetto avrebbe intersecato Strada Valle Pasano e Strada Baldissero, per poi sboccare sulla provinciale per Andezeno.
- +Un capolavoro di equilibrio tecnico e ambientale, capace di eliminare gli ingorghi al Murè, fluidificare i flussi da Pessione e Riva verso Torino e risolvere il traffico del weekend dei torinesi di ritorno dalle colline.
- +E invece no.
- +Dopo oltre quarant’anni dal progetto originario la Giunta attuale considera l’opera “costosa e irrealizzabile”, proprio mentre il traffico — dati alla mano — è aumentato in modo incontrovertibile.
- +Nel frattempo, Pessione avrà la sua circonvallazione.
- +Un intervento necessario e utile, anche per il nuovo attraversamento ferroviario.
- +A Chieri, invece, nulla.
- +Eppure a Pessione non si sono levate proteste, nonostante il consumo di suolo e l’asfaltatura, la comunità ha compreso la necessità di un’opera utile.
- +I veri penalizzati restano così i residenti di Corso Torino, Strada Andezeno, Viale Fasano e Strada Padana Inferiore, costretti a convivere ogni giorno con traffico, rumore e inquinamento.
- +Per loro, le parole “qualità dell’aria” e “tutela dell’ambiente” non sono slogan, ma bisogni concreti.
- +La densità abitativa di quelle zone è tra le più alte del territorio, e il diritto alla salute passa anche attraverso scelte infrastrutturali coraggiose, non più rimandabili.
- +Cancellare oggi l’unica possibilità di recupero di benessere urbano sarebbe un insulto per chi, da anni, vive le conseguenze di scelte mancate.
- +Una città che rinuncia alle proprie infrastrutture rinuncia al proprio futuro.
- +Salvare la circonvallazione nord non è un lusso, ma una necessità civile, sociale e ambientale.
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